Testi

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« Forse c’era un fruttivendolo qui. Adriana Albertini non può saperlo, ma decide di rianimare questi locali chiusi da tempo, riportandoli a una loro possibile destinazione d’uso precedente. La catasta di cassette di ceramica invetriata raccoglie… »
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Davide dall’Ombra
Critico, Curatore, Docente di Storia della Critica d’Arte all’Università Cattolica di Milano

« Nel cortile, la catasta sembra instabile, cassette forse della frutta-verdura precariamente impilate e protese verso l’alto, chissà se lasciate lì alla fine di una pesante mattinata di… »
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Caroline Patey
Docente universitaria, storica d’arte

« Si incontrano, nel lavoro di Adriana Albertini, svariate volontà di creazione, diversi accenti di colore, multiformi possibilità di espressione e un unico medium: la ceramica. Dal greco che Kéramos, argilla, la ceramica è un materiale… »
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Chiara Spangaro
Storica d’arte, curatrice

« Il lavoro di Adriana Albertini, riguarda lo spazio e propone una simbiosi tra l’“Abstract”, forma astratta dell’oggetto e il pensiero comunicativo che sorge dalla materia modellata… »
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Dominique Stella
Curatrice, storica d’arte

« Pochi artisti sanno conferire allo spazio che ci circonda una forma suggestiva di pensiero e azione, suggestione e riflessione, sentimento e visione… »
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Moreno Gentili
Curatore

« Conosco il lavoro dell’artista Adriana Albertini (1972) dal 2005 e da allora seguo con interesse gli sviluppi della sua ricerca espressiva, sempre intensa e originale nell’uso della ceramica, con cui modella forme geometriche, essenziali e misurate, cariche di armonia e di poesia zen… »
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Marina Mojana
Giornalista d’Arte

« Il lavoro di Adriana Albertini si situa sul crocevia tra potenzialità astratta e rigore figurativo ed è la stazio ne di passaggio di un incrocio di tecniche, immagini, risonanze stilistiche, forme pure e riferimenti concreti che vedono nella forma della mappa urbana il loro ideale punto di convergenza… »
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Gianluca Ranzi
Curatore, gallerista